Oggi sono Santi Faustino e Giovita
Santi Faustino e Giovita
Brescia, Pontedera, Chiari, Darfo Boario Terme, Sarezzo, Botticino, Brembate, Villa d’Almè, Quinzano d’Oglio, Bienno >>> altri comuni
Dopo la consacrazione i santi fratelli raddoppiarono lo zelo e procurarono ai prigionieri, oltre che la parola di conforto, la grazia dei Ss. Sacramenti.
In pari tempo si dedicarono alla predicazione ottenendo abbondante frutto di conversioni. Ma tanto zelo non poteva restare a lungo nascosto: un certo Giuliano li denunziò e li fece arrestare.
Condotti dinanzi ad Adriano imperatore, di passaggio in quei giorni per Brescia, furono invitati a sacrificare agli dèi dell’impero.
“Noi giammai sacrificheremo ai vostri dèi bugiardi, perchè uno solo è il Dio vero: Gesù Cristo il quale si fece uomo e mori sulla croce per la nostra salvezza!” risposero con coraggio.
“Ed io vi costringerò colle torture” disse l’imperatore.
E noi non vogliamo offendere il nostro Dio con simile atto di idolatria!
Io vi farò scorticare vivi, vi taglierò le mani se non getterete una manata d’incenso sul turibolo del tempio; vi taglierò la lingua se non griderete « Evviva gli da dell’impero! » e poi vi butterò alle fiere!
Ma noi non ti ubbidiremo ugualmente! Le tue minacce, o imperatore, non ci fanno tremare, perché. senza il permesso del nostro Dio, non ci puoi torcere un sol capello!
Adriano, viste inutili le minacce, li condannò alle fiere.
“Oh, quanto dolce è il patire e morire per il Signore!” cantavano i santi fratelli mentre venivano condotti al circo.
Furono dati in pasto alle fiere. Queste uscirono saltelloni con alti ruggiti, ma giunti vicine ai due Santi, si accovacciarono ai loro piedi lambendoli dolcemente. A nulla valsero le urla, le istigazioni dei domatori e del popolo, a nulla valse il prolungato digiuno delle belve: non era ancora scoccata l’ora di Dio.
Tratti fuori dal circo, furono tradotti a Milano e da Milano a Roma; quindi a Napoli, sempre fatti segno al ludibrio della plebaglia e assoggettati a tormenti d’ogni specie. Ma gli invitti confessori di Cristo pregavano e tacevano, e il Signore dava loro la forza per resistere e vincere.
Da Napoli furono rimandati a Brescia, ove si compi il loro lungo martirio, colla decapitazione.
PRATICA. Impariamo a professare la nostra fede con rispetto umano.
PREGHIERA. O Signore, pei meriti dei tuoi santi martiri Faustino e Giovita che oggi celebriamo, concedici, te ne preghiamo, la grazia di imitare la loro costanza nel praticare senza rispetto umano la tua fede.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Brescia, santi Faustino e Giovíta, martiri, che, dopo molte lotte sostenute per la fede di Cristo, ricevettero la vittoriosa corona del martirio.
San Faustino
San Giovita
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Altri santi e venerazioni di oggi:







– San Decoroso di Capua
Vescovo– Santi Isicio, Giuseppe di Roma, Zosimo, Baralo e Agape
Martiri– San Quinidio
Vescovo di Vaison-La-Romaine– San Severo
Prete in Abruzzo
Altre venerazioni di San Faustino:
15 febbraio:-Santi Faustino e Giovita
Martiri
29 luglio:-Santi Simplicio, Faustino, Viatrice e Rufo
Martiri
I Santi tornati alla Casa del Padre oggi
I Santi tornatia alla Casa del Padre oggi 15 febbraio

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