Oggi è San Pier Damiani
San Pier Damiani

Faenza
Glorioso collaboratore di S. Gregorio VII e come lui figlio di S. Benedetto. S. Pier Damiani è una delle glorie più fulgide della Chiesa nel secolo XI. Nacque a Ravenna verso l’anno 988 da buona famiglia, ma poco favorita dai beni di fortuna. Perduti i genitori quando era ancor fanciullo, ebbe come tutore un suo fratello maggiore di nome Damiano. E Pietro, in riconoscenza di tutte le sollecitudini che questi usò verso di lui, prese in seguito il soprannome di Damiano.
Studiò a Faenza dove eccelse per sapere e per illibatezza di costumi. Ma un giorno la Divina Provvidenza volle che incontrasse due eremiti camaldolesi, ai quali confidò il suo desiderio di vivere in solitudine. Accolto nel loro ordine, si ritirò nel monastero di Fonte Avellana in diocesi di Gubbio, divenendone presto abate. Divideva il tempo nella preghiera, nello studio della Sacra Scrittura e nella penitenza, mostrandosi ai giovani figli modello sublime in ogni virtù. Quando l’attrattiva del comodo vivere veniva ad istigarlo, andava prontamente a tuffarsi nell’acqua gelata e vi rimaneva finché le membra fossero intirizzite dal freddo. Il suo amore alla povertà gli faceva preferire le vesti più sdrucite.
Fondò vari romitaggi, dai quali uscirono eminenti figure di santi che servirono egregiamente a risollevare la moralità di quei tempi, così decaduta. S. Pier Damiani, nonostante la sua vita ritirata, non poté sottrarsi ai disegni che Papa Stefano IX aveva su di lui: lo creò difatti cardinale e vescovo di Ostia. Iddio lo aveva suscitato per rendere grandi servigi alla Chiesa: in quel tempo la simonia era molto in voga e causava grande scandalo ai fedeli. Pietro, con instancabile opera e prolungate penitenze, riuscì a porvi un argine; il fascino del suo esempio e della sua loquela piegava principi e dignitari ecclesiastici.
Ebbe importanti e delicate missioni in Francia ed in Germania: quivi riuscì a distogliere l’imperatore Enrico IV dal proposito di divorzio. Intanto moveva continue suppliche al S. Pontefice, pregandolo di volere accettare le sue dimissioni dalla carica prelatizia e concedergli il ritorno nella pace solitaria del monastero. Dopo tanto, ottenne ciò che desiderava. Chiusosi in una cella, spese i suoi giorni a combattere con la penna certi abusi che offendevano la santità monastica.
Ebbe in tale modo occasione di lasciare al mondo cristiano dottissimi libri di ascetica che rivelano nell’autore l’uomo di talento perspicace, squisito, santo. Ha uno stile facile e dilettevole e le sue poesie sono giudicate piene di grazia e d’eleganza.
Il Santo spirò a Faenza nel 1072. La Chiesa, riconoscente per i suoi grandi meriti, l’annoverò tra i suoi Dottori.
San Pier Damiani, teologo e riformatore della Chiesa del XI secolo, morì il 21 febbraio 1072 a Faenza. Inizialmente, fu sepolto nella chiesa di Santa Maria foris portam, oggi conosciuta come Santa Maria Vecchia. Successivamente, le sue reliquie furono traslate nella cattedrale di Faenza, dove sono tutt’oggi venerate.
PRATICA Se vogliamo sentire la voce di Dio fuggiamo, per quanto è possibile, il chiasso del mondo.
PREGHIERA. Concedi, o Signore, di seguire gli insegnamenti e gli esempi del beato Pietro tuo confessore e vescovo, onde, col disprezzo delle cose terrene conseguiamo i gaudii eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Faènza, nell’Emilia, il natale di san Pier Damiàni, Cardinale e Vescovo di Ostia e Confessore, dell’Ordine Camaldolese, celebre per dottrina e santità, dal Papa Leone dodicesimo dichiarato Dottore della Chiesa universale.





– San Paterio di Brescia
Vescovo
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I Santi beatificati oggi
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Caro san Gabriele, tu amasti il prossimo di tenero amore e pregasti per la conversione dei peccatori; ottieni a noi un sincero pentimento dei nostri peccati e la grazia di perseverare nelle opere buone…
I. Gloriosa s. Margherita, che allo scorgere l’esangue cadavere dell’ucciso vostro amante comprendesti subito l’impurità dei vostri affetti, e convertita a Dio sinceramente, cancellaste…