Meloni : ” Il Defallimento al parlamento ‘ Na figuraccia !”

Dunque, è tutto da rifare: un Cdm convocato d’urgenza, durato solo pochi minuti, per predisporre una nuova relazione. Poi la commissione Bilancio della Camera riunita in serata per l’esame lampo della nuova relazione sullo scostamento (mentre quella del Senato si riunirà domani mattina) e quindi il nuovo passaggio in Aula: l’Assemblea di Montecitorio è convocata domani alle 9, con il voto previsto verso le 11,30.

Obiettivo un decreto per il taglio del coso del lavoro

L’Aula di palazzo Madama si riunirà invece alle 14. Uno sprint necessario per incassare l’ok al Def e allo scostamento e quindi convocare, come da programma, la riunione del Consiglio dei ministri il primo maggio con l’obiettivo di varare il decreto che conterrà il taglio del costo del lavoro. Una battuta d’arresto per maggioranza e governo che la premier Giorgia Meloni non lesina di definire “un brutto scivolone” ma che non rappresenta un segnale politico”. Da Londra, dove è impegnata in visita ufficiale, Meloni parla senza mezzi termini di “brutta figura”, richiamando “tutti alla responsabilità” e garantisce che il Cdm del primo maggio si farà.

“Noi non ci stiamo risparmiando e nessuno si deve risparmiare. Ma francamente non credo che sia stato un segnale politico, per paradosso anzi è accaduto per un eccesso di sicurezza”, spiega la premier. “Ora si deve fare una ulteriore considerazione sui parlamentari in missione, ma non ci vedo un problema politico. Il Def sarà approvato, manterremo i nostri impegni”, insiste Meloni. Il riferimento della presidente del Consiglio è sulle assenze dei deputati, che hanno determinato lo “scivolone“.

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