Un anno senza Garellik !

Morì in questo periodo il portierone del primo magico scudetto Quello del 1986 /87 Fu unico nel suo genere come uomo e come portiere Come uomo fu compagno sincereo di tutti nello spogliatoio e fu amico sincero di DIOS Era un guascone , istrionico Un omone uno che fa piacere conoscerti perchè con la sua stazza può sempre aiutarti Ma a lui non piaceva litigare Era mite sereno e soprattutto cosa rara fra i portieri di oggi ,su questo Gollini gli rassomiglia , era sorridente sia prima che durante e dopo Soprattutto nell’interviste post partite quelle che si facefano tra i fumi delle sigarette ei giocatori e di persone che erano negli spogliatoi per caso e dove era bello ed entusiasmante andare a caccia dei giocatori per le interviste , senza questa maledetta mixed xzone , lui era sempre mite , sereno e calmo Come uomo Claudio Garella era unico così come giocatore Ruolo portiere con licenza di parare con mani , piedi e altri parti del corpo era unico Alla Lazio non ebbe fortuna Le sue papere furono ribattezzate Garellate Ma Claudio Garella non si arrese Arrivo a Verona e con mister Bagnoli smentì tutti A Napaoli fu causa di una lite tra il mitico Bagnoli e il mitico radiocronista Ameri Con quel Verona vinse lo scudetto Allodi arrivato a comando nel Napoli individuò lui come portiere giusto per sostituire il mitico Giaguaro Castellini diventato preparatore dei portieri Al secondo anno il bis scudetto Quello più bello Quello magico del 1986 /87  a cui si aggiunse la Coppa Italia con il record di 13 vittorie su 13 Fu unico Garellil Apprezzato per il coraggio con cui affrontava avversari e compagni nelle uscite parava l’impossibile Poi nell’annno della grande delusione fu preso come traditore e preso di mira da un orso come Bianchi ed indicato come uno dei cospiratori dell’ ammutinamento giusto contro un personaggio tanto scostumato quanto non amato a giusta ragione dalla propria squadra ma con la qualità di aver avuto una grossa fortuna Quella di avere avuto una squadra di campioni in cui primeggiava un extatterrestre che Dio aveva voluto fare scendere in terra per rallegrare il popolo pallonaro napoletano Lui di questo DIOS del calcio ma come di tutti fu vero amico Un amico con l’A maiuscola Ad un anno dalla sua morte avvenuta prima di Verona Napoli sua partita prima che cominciasse il campionato tdel terzo tricolore si può solo ringraziare Garellik per le parate e per aver difeso con dignità e amore non solo verso la maglia ma soprattutto verso la città di cui divenne figlio adottivo Un figlio adottivo che Napoli non dimenticherà mai come non dimenticherà Giuliano Giuliani e soprattutto lui il Dios del calcio Addio Garellik e lassù non dimenticare di salutarci il tuo amico il DIOS del calcio Diego Armando Maradona .

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