Pagani omaggia un maestro d’umiltà , professionalità e libertà . Mimmo Castellano !
Questo mondo del giornalismo in cui regna la ruffianeria sicuramente non sarebbe stato accettato da un ‘icona della libertà di pensiero , di scrittura e di comportamento come è stato Mimmo Castellano nato a Napoli nel 1935 ed è morto a Castellammare di Stabia il 18 giugno 2008 dove aveva scelto di vivere con la sua splendida famiglia Ottimo padre ha sempre insegnato alle sue figlie , che lo aiutavano nell’imbustare gli articoli per il giornale il senso di libertà e del rispetto delle persone Era giornalista pubblicista dal 1967, consigliere dell´Ordine regionale dal 1974 e vicepresidente dal 1980. Era stato inoltre tesoriere dal 1977 al 1980l giornalista campano oltre alla carica di segretario aggiunto della Fnsi, ricopriva il ruolo di responsabile del Dipartimento Uffici Stampa della Fnsi e di vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Il Castellano è stato per sempre un esempio di come deve essere il giornalista Autonomo, libero da ogni servilismo. La sua carriera ha sempre avuto un solo grido di battaglia:” Affacciamoci “Affacciamoci e combattiamo nel nome della libertà. Libertà di raccontare la verità dei fatti ed avere la propria opinione senza essere condizionato da chicchessia. Insieme con il maestro Salvatore Campitiello ed il presidentissimo Mimmo Falco ha condiviso gli anni belli del giornalismo napoletano e quindi italiano E’ stato leader naturale dei pubblicisti, dei collaboratori, degli addetti stampa, fino all’ultimo, da Segretario generale aggiunto della Fnsi è stato in campo nelle battaglie per la libertà e per i contratti di lavoro di tutti i giornalisti Oggi è stato ricordato a Pagani nel consueto premio Mimmo Castellano giunto alla dodicesima edizione Premio tenutosi al Teatro Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. La serata – davvero molta attesa, sia dentro che fuori i confini dell’ambito giornalistico Premio organizzato dall’Assostampa Campania Valle del Sarno, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, del Movimento Unitario Giornalisti, del Comune di Pagani, della Provincia di Salerno e della Regione Campania. Hanno partecipato al premio Ottavio Lucarelli e Mimmo Falco rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ad organizzare il premio Mimmo Castellano è stato il maestro e persona squisita Salvatore Campitiello, (tesoriere, giornalista pubblicista). Ha partecipato anche la famiglia del Castellano In rappresentanza della famiglia c’era la sorella Rosanna e la figlia Anna Castellano Il premio è stata anche l’occasione per ricordare tre giornalisti scomparsi: Armando De Rosa, per alcuni anni componente dell’Ufficio Stampa della Regione Campania, oltre che consigliere nazionale dell’OdG, in rappresentanza dei pubblicisti, e poi componente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine della Campania; Gennaro Guida, giornalista pubblicista, per anni capo Ufficio Stampa della Tangenziale di Napoli e della Società Autostrade Meridionali, consigliere nazionale dell’Odg e per tre anni vicepresidente dell’Ordine della Campania; Pietro Sessa giornalista di levatura internazionale, redattore e corrispondente da Mosca de “La Tribuna”, de “La Stampa” e dell’ “Agenzia Stefani” al tempo dello Zar Nicola II, negli anni 1913-1919. Fu professore dell’“Imperiale Istituto Superiore di Scienze Economiche” di Mosca e direttore della “Dante Alighieri” nella capitale russa. Fondò e diresse la rivista “L’Economista Italo-Russo”. Durante il convegno sono stati premiati le testate locali e i web locali Tra questi: Risorgimento Nocerino”, il Sannio Sport Realtà Sannita, Radio Bussola, Angri 80 e altre testate locali Tra i personaggi ed amici del Castellano sono stati premiati: in primis Giuseppe de Girolamo firma di punta del quotidiano napoletano il “Roma”, oltre che di numerose testate periodiche e online, decano dei giornalisti che da anni seguono le manifestazioni di IEG del food & beverage. Enrico Passaro ex capo ufficio vicario del cerimoniale di Stato e per le onorificenze del Palazzo di governo della Repubblica Italiana e Antonio d’Errico Ospiti d’eccezione sono stati lo scrittore e tifoso del Napoli Maurizio de Giovanni che ha parlato di riattivare l’immaginazione dei giovani valorizzando la parola della scrittura e ha incitato i giovani a ritrovare l’identità della propria terra Poi è arrivato il professore della lingua napoletana Armando Colella che ha deliziato la platea con alcune spiegazioni i alcune parole in lingua napoletana Altro ospite importante è stato Oreste Lo Pomo il nuovo capo della redazione giornalistica del Tgr Rai della Campania. Si insedierà il 14 febbraio succedendo ad Antonello Paolo Perillo Alla fine hanno preso la parola il presidente Ottavio Lucarelli ed il vicepresidente Mimmo Falco che hanno rivendicato la dignità del giornalista e del pubblicista Bellissimo intervento invece è stato quello di Alessandro Sansone giornalista, è consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e vicepresidente nazionale dell’ong Modavi onlus. Il Sansone ha fortemente rivendicato la libertà di pensiero del giornalista in un periodo di servilismo totale e ha messo in pubblica piazza i problemi dell’ordine dei giornalisti dopo le elezioni di Giugno mettendo a nudo le lotte intestine tra i vari sindacati dei giornalisti Una vera prova di dignità umana e di senso di libertà Ha messo in pratica tutti gli insegnamenti del giornalista Mimmo Castellano Unico neo quello che ha visto il rappresentate della regione Campana non salutare le signore Castellano e il maestro e organizzatore Salvatore Campitiello Figura da vero cafone che è lo specchio della politica di adesso ! Ad ospitare il bellissimo evento è stato il sindaco di Pagani Raffaele Maria de Prisco che ha ritirato anche il premio dedicato a Pietro Sessa La serata è stata deliziata dalla bellissima Marzia de Nardo che con il suo violino ha aperto e chiuso la splendida serata Una serata all’insegna dell’ unità e della libertà Tutti valori che il maestro Mimmo Castelllano ha messo come simboli della propria attività di giornalista e pubblicista sperando che le nuove generazioni possono seguire tali insegnamenti sfuggendo dal servilismo e dal machiavellismo che regna tutt’ora nel giornalismo campano , italiano e mondiale