A Mazzarri si da del bollito mentre al rivale mai nessuna predica
Di Angelo Tortora
Mazzarri ha due anni meno del suo primo avversario, Gian Piero Gasperini, al quale nessuno ha mai dato del bollito o del poco aggiornato, scrive il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, in un articolo di fondo: “Gasp il Dentista è infatti considerato un maestro di gioco e freschezza, oltre che un punto di riferimento per i colleghi. Chissà perché, ma ho il sospetto che, in caso di sconfitta a Bergamo, mica a Licata o Canicattì, a Walter non verrebbe perdonato nulla, nemmeno il fatto di aver potuto lavorare solo con sette, otto giocatori”.
Viene evidenziata “l’umiltà con cui ha ripetuto di aver ‘studiato il calcio attuale’, come se fosse appena rientrato da un viaggio di cinque anni su Marte. Ovviamente si è anche sentito in dovere di specificare che «non mi lamento più, sono un altro Mazzarri». Walter si è difeso senza essere stato attaccato. Non è una novità: non ha perso l’abitudine di mettere le mani avanti perché, per imporsi, ha sempre dovuto faticare il doppio degli altri”.