Il Casoria alla quarta rinuncia è fuori dall’Eccellenza: je accuse di Salvatore Colonna

Il Casoria è fuori dal campionato di Eccellenza. La quarta rinuncia ha fatto scattare automaticamente l’esclusione dei viola dal massimo torneo dilettanti campano. Un fatto che a memoria non ha precedenti. E che sta a sottolineare la difficoltà che sta attraversando il movimento calcistico regionale. La quarta rinuncia per altro è arrivata dopo che la Procura Federale si era mossa. Gli ultimi risultati dei “viola” erano stati clamorosi. Sconfitte con risultati incredibili. La squadra non c’era più. Al punto che prima delle partite per strada si cercava ragazzi desiderosi di giocare. Ovviamente la stragrande maggioranza non era neanche tesserata. Motivo per il quale era inevitabile arrivare a squalifiche e penalizzazioni.

Adesso, quando la stagione non è neanche arrivata alla metà del suo corso, il ritiro. Per regolamento, non essendo neanche stato chiuso il girone di andata, la classifica non terrà conto delle partite sin qui giocate. Ma questo è il meno. Ne parliamo con Salvatore Colonna, ex presidente del C.R. Campania, poi consigliere federale. Era stato lui nei giorni scorsi a chiedere l’intervento del Comitato per verificare il tesseramento dei giocatori utilizzati.

“La storia del Casoria parte prima dell’inizio della stagione. Il titolo apparteneva ad una società di Maddaloni. Mi chiedo come sia stato possibile una cosa del genere. Si tratta di due comuni non confinanti, appartenenti a diverse province. Sarebbe stato necessario una deroga straordinaria del Presidente della Figc, sentiti i presidenti del comitato campano e della Lega Dilettanti. Non credo che ci sia stato un provvedimento del genere. Come non ne ho notizia anche per un altro titolo arrivato a Sapri dalla provincia di Avellino, da Lioni, per la precisione. Non si tratta di un capriccio mio. Esiste un regolamento chiaro. E se è stato permesso di fare due trasferimenti di titoli non consentiti ci sono state due squadre penalizzate, le squadre che aveva diritto al ripescaggio”.

Più grave ancora il mancato controllo dei tesseramenti. “Fare giocare qualcuno che non è tesserato è da incoscienti. Se si fa male chi lo paga, atteso che non è assicurato. Vedo molto pressapochismo nel mondo dei dilettanti. Sia a livello regionale che a livello nazionale. Sul caso Casoria bastava vedere i risultati. Non si possono perdere partite 23-0 o anche solo 16-0. Purtroppo questa è una macchia indelebile sul nostro calcio”.

Per Colonna serve ripartire da zero: “In 12 anni di presidenza mia mai visto nulla del genere. Anche questo passaggi di società andrebbero controllati. Ricordo che sia pure a livello ufficioso noi chiedevamo garanzie ai nuovi dirigenti. Non bastava che si definissero imprenditori, andavamo a spulciare tra le loro carte segrete. Adesso evidentemente non si fa più nulla del genere. Mi rendo conto che i numeri sono quelli che sono. In Campania abbiamo 380 società, in passato erano più di mille. C’è crisi ovunque, ma in Campania siamo a livelli drammatici. Mi aspetto che il Comitato faccia qualcosa. Quello che è successo a Casoria è preoccupante”.

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