Il Napoli tra il tempio madridista,la bestia nera galattica e un Bellingham da fantascienza

Di Angelo Tortora 

 

Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella, se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo, se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa,non c’è notte tanto lunga da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo:tra i desideri di tifosi,notti epiche e rinascimento Mazzarriano c’è il Santiago Bernabeu e cioè lo scenario perfetto per scrivere pagine di storia indelebili,la bestia nera per eccellenza:il club più importante d’Europa e tra i più vincenti al mondo,i Campioni d’Italia in carica non hanno mai battuto le merengues,solo un pari nella belle epoque’ Maradoniana(quel Napoli che dominava in Italia e in Europa)nel tempio allora denominato San Paolo che visto la sconfitta all’andata in terra spagnola per giunta a porte chiuse costò comunque l’eliminazione ai partenopei e da allora solo amarezze e sconfitte tra andata e ritorno che sia da dentro o fuori oppure fase a gironi. Gli azzurri hanno dato l’impressione anche per tratti della gara di poter fare anche il colpaccio con un Kvara che ha mancato sempre l’ultimo passaggio quando arrivava in area nemica,i campani che partono forte e passano già al 9′ con il Cholito Simeone che al primo affondo sblocca il risultato e tutto nasce dai piedi divini di Kvaravaggio che dal vertice sinistro dell’area disegna col compasso un assist sul secondo palo verso Captain Di Lorenzo e sponda al centro per l’argentino che batte Lunin e vendica tra virgolette il padre e l’ultima finale tra i colchoneros e i blancos dove a prevalere furono i galacticos tra le lacrime di Simeone junior. Vantaggio che dura meno di un minuto del Napoli col Real Madrid che di carattere la pareggia con Rodrygo: riceve palla dall’ex Milan Brahim Diaz che si accentra e batte Meret (6 gol nelle ultime 4 partite per il brasiliano che ha una striscia aperta di tre match a segno nella massima competizione per club ed è salito a quota 18 gol nella stessa con il Real, entrando nella top 10 marcatori del club in Champions ,al 14′ ancora i madridisti con una triangolazione perfetta tra Bellingham, Carvajal e Rodrygo con il sudamericano che di prima intenzione su assist del capitano dei blancos: tiro alto sopra la traversa. Al 21′ remuntada della formazione di Ancelotti che la ribalta con il solito fenomeno ex Bvb Jude Bellingham che insacca di testa sul passaggio in verticale di Alaba e per l’inglese è il 15° gol stagionale in 16 partite: il fuoriclasse diventa il primo giocatore nella storia del Real Madrid a segnare nelle prime quattro partite in Champions con i madrileni. Al 24′ il Napoli si riaffaccia dalle parti del numero uno di casa e sempre con Simeone: che si gira in area e calcia con il destro ma Lunin respinge. Ancora brividi per Mazzarri dalla panchina perché da un azione dei suoi nasce il contropiede dei capitolini spagnoli con Rodrygo che serve Brahim Diaz ma il suo diagonale sfiora il palo e per i padroni di casa al 32′ arriva il primo corner della sfida e verso la fine del primo tempo arrivava anche il vantaggio dell’Union che avrebbe mandato il Napoli agli ottavi ma poi i portoghesi l’hanno ripresa e finisce il primo tempo. Nel secondo tempo il coach toscano butta subito nella mischia il capocannoniere della scorsa Serie A: Victor Air Osimhen e fa uscire Simeone e due minuti della ripresa e il Napoli pareggia con Frank Zambo Anguissa, Di Lorenzo trova il camerunense che, dopo un rimpallo sul tentativo di cross, batte Lunin con un destro terrificante sotto la traversa. Zielinski si becca un giallo e al 52′ gli azzurri sprecano un contropiede 3 vs 1 col georgiano che manca in precisione l’ultimo passaggio verso il nigeriano e il Real si salva con il recupero in tackle di Valverde,al 57’fuori Ceballos e dentro Joselu,al 59′ ancora Kvaradona su cross di Di Lorenzo non riesce a rubare il tempo a Rudiger che la spazza. Al 61’per crampi Brahim Diaz fa posto a Nico Paz, centrocampista classe 2004 e una ghiotta chances pochi minuti dopo sprecata da Incredibile occasione sprecata da Joselu ,traversone dalla sinistra di Mendy e palla sul secondo palo dove l’attaccante fa il patatrak da pochi passi. Al 65′ secondo cambio per il Real Madrid: fuori Brahim Diaz e dentro Nico Paz, un minuto dopo problema alla coscia destra per Piotr Zielinski che lascia il campo dolorante e al suo posto subentra il macedone Elmas,al 68′ Osimhen gonfia la rete ma è in fuorigioco sul passaggio di Politano,ancora pericoloso il Real Madrid al 73′ con Bellingham lavora un pallone sulla sinistra e la mette in mezzo per Joselu: l’iberico non si fa trovare pronto. Al 77′ miracolo di Meret,il friulano respinge in controtempo il colpo di testa dell’ex Roma Rudiger sul cross dal fondo di Bellingham e al 78′ Joselu tenta la rovesciata sul cross di Rodrygo sporcato dal numero uno azzurro ma non trova la porta. Al 79′ sostituzione per Mazzarri: fuori Politano, dentro Cajuste. Al 79′ due palle gol per i blancos, l’estremo difensore partenopeo si salva una volta respingendo su Bellingham a pochi passi, poi Joselu manda a lato di testa con la porta sguarnita. All’84’ Nico Paz si libera dai venti metri di una marcatura e fa partire un tiro a dire il vero tutt’altro che irresistibile ma Meret si fa beffare ed è nuovo vantaggio Real(alla quarta presenza con la prima squadra, Nico Paz è un trequartista mancino che può giocare anche da esterno destro o mezzala. Il padre Pablo è un ex difensore argentino, medaglia d’argento alle Olimpiadi 1996. Nato alle Canarie, Nico è nel settore giovanile del Real Madrid dal 2016) poi doppio cambio per il Napoli: fuori Lobotka e Juan Jesus, dentro Raspadori e Zanoli all’87’, anche per il Real Madrid: fuori Mendy e Rodrygo, dentro Nacho e Lucas Vazquez,poi ammonito Cajuste per simulazione e sempre Joselu dopo essersi divorato un gol fa centro al 95′ che timbra il cartellino grazie a una straordinaria giocata di Bellingham e finisce cosi 4-2, spagnoli che archiviano il primato salendo a quota 15 mentre il Napoli mantiene il secondo posto con 7 punti visto il pari tra Union-Braga con i portoghesi che sono a -3 dagli azzurri e verranno al Maradona all’ultima della Fase a gironi e a 2 punti in graduatoria il fanalino di cosa Union Berlino di Bonucci e Gosens.

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