Neonato in terapia intensiva , ecco dove e le ultime
Si trova ricoverato in terapia intensiva al Santobono il neonato di 3 mesi trasferito nel nosocomio partenopeo da Salerno dove, inizialmente, era emersa una positività alla cocaina, tanto che la Procura di Salerno ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Indagini affidate alla Polizia di Stato della Questura di Salerno. Il piccolo, da accertamenti, è risultato affetto da meningite batterica ed è in gravissime condizioni sotto stretto monitoraggio del personale sanitario del Santobono di Napoli. Lo ha spiegato lo stesso ospedale, che ora ha in carico le cure del bimbo. La situazione resta critica, ma i medici per ora si sono riservati la prognosi.
Le analisi sulla presenza di cocaina nel sangue e l’indagine della Procura
Il neonato è arrivato nelle scorse ore in codice rosso al Santobono, in condizioni che i medici hanno considerato fin da subito gravissime con imminente pericolo di vita. Il bimbo, una volta arrivato al Santobono, inoltre, è stato subito trasferito al reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, dove è stato inizialmente intubato e ventilato meccanicamente.
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Per quanto riguarda la positività alla droga, questa è emersa nel primo dei due referti tossicologici sulle urine, eseguito all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno che aveva dato esito positivo per cocaina. Al Santobono il test tossicologico rapido è stato ripetuto e il campione è stato inviato presso la tossicologia dell’Ospedale “Antonio Cardarelli”, e questa volta ha dato risultato negativo per la presenza di sostanze stupefacenti. Si è deciso di fare un ulteriore accertamento ed un campione ematico è stato inviato presso Azienda Ospedaliera Universitaria “L. Vanvitelli” per eseguire un’indagine cromatografica ad elevata sensibilità per la ricerca eventuale di sostanze di abuso nel sangue.
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Nel frattempo, il piccolo è stato sottoposto a tutti gli esami del caso, compresa una TAC che ha fatto emergere la presenza di una emorragia cerebrale, dalla quale è stato prelevato anche un campione di liquido cefalorachidiano che, una volta analizzato, è risultato positivo al batterio Haemophilus Influenzae, ovvero affetto da meningite batterica. Il piccolo si trova ora in Terapia Intensiva e sottoposto alle cure del caso. Le condizioni, per quanto stabili, restano gravissime e i medici non hanno sciolto la prognosi.
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