Rrhamani fa impazzire il Maradona,il Napoli fa suo il derby

Di Angelo Tortora

 

Sei triste e ciò dimostra che la tua anima è ancora viva, perché l’emozionarsi in gergo calcistico sorge laddove corpo e mente si incontrano:esiste una stanchezza dell’intelligenza astratta(tendenza a riflettere e questa squadra porta tanto a pause mentali)ed è la più terribile delle stanchezze,non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell’emozione e di questi ragazzi si può dire di tutto,che è stanca,lenta, prevedibile,che mentalmente ancora non sono al top ma fa suo il derby con carattere.

Al Maradona per la ventesima giornata di Serie A c’è il derby campano tra il Napoli e una Salernitana che nella sua breve storia nella massima serie non ha mai espugnato il tempio del Dios,brutto primo tempo dei Campioni d’Italia in carica che non riescono a creare e soprattutto un Lobotka lasciato troppo da solo nella zona nevralgica del centrocampo dai due colleghi di reparto che avanzavano troppo abbandonando lo slovacco da solo al proprio destino.

I partenopei che tentano anche a fiammate di far vedere le cose che si facevano con Spalletti ma lo si fa in maniera troppo lenta e macchinosa sovrapposizioni comprese che lo scorso anno era il pane di questa squadra e un  Inzaghi che schiera una squadra ben impostata che difende benissimo e per poco non porta a casa un prezioso pari,granata che erano in piena emergenza soprattutto a centrocampo , un Mazzarri che privo degli infortunati (Zielinski, Meret, Olivera e Natan), squalificato (Mazzocchi) e calciatori impegnati in Coppa d’Africa (Osimhen e Anguissa), cambia due uomini rispetto all’11 di Torino: Gaetano al posto di Zielinski, mentre Simeone la spunta su Jack Raspadori. Sono tre le mosse di Inzaghi rispetto alla Juventus: tra i pali torna Ochoa, in difesa Lovato è preferito a Daniliuc, mentre a centrocampo Martegani prende il posto dello squalificato Maggiore e in avanti Simi confermato. I partenopei partono anche bene alzando il baricentro ma i granata tengono senza concedere mai niente e un Napoli che domina nel possesso palla,alla fine 70% contro il 30% ma la squadra stenta a creare tantissimo e soprattutto finalizzare ed arriva la magia di Candreva:pazzesco il gol al 29′ con un tiro a giro da fuori area e nulla da fare per Gollini.Un Napoli che reagisce ma Ochoa si oppone al Cholito Simeone al 33′ poi ci provano Politano al 36′ e Gaetano al 40′ ma senza risultato. A poco dalla fine c’è la svolta: penalty per gli azzurri-contatto Simeone e Fazio- e dopo un consulto al Var viene decretato e Politano non fallisce e fa 1-1 e finisce cosi la prima frazione e ammonito Inzaghi e il Napoli non segnava da 27 giorni e 430′, Coppa Italia. Nel secondo tempo i partenopei gasati vanno subito vicino al gol con Cajuste al 49′ ed entra Raspadori al posto di Gaetano e Mazzarri passa al 4-2-3-1. Prima Kvara e eppoi per la bersagliera Simi tentano di impensierire i portieri rivali e i crampi mettono out Cajuste e gli subentra Diego Demme e un coast the coast di Maradoniana memoria di Kvara ma la palla sfila di poco fuori con deviazione di Pierozzi al 48′ eppoi miracoloso il portiere messicano dei granata su Kvaratskhelia e Raspadori eppoi in pieno recupero arriva in mischia il gol che vale tantissimo di Rrhamani che fa impazzire il Maradona e fa respirare in classifica e ora testa alla semifinale di Supercoppa di giovedì contro la viola in Arabia.

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