Ieri Napoli ha salutato l’ultimo vero cronista di razza ed il primo amico fraterno : Renato Rocco

Nella bellissima chiesa di San Vincenzo Pallotti in via Manzoni, 1.1 si è dato l’ultimo saluto all’amico fraterno e bravo cronista Renato Rocco Alla presenza dei figli e dei compagni di sempre il parroco che ha celebrato la messa funebre il giornalismo campano ha voluto rendere omaggio all’ultimo cronista di razza Una messa semplice come lo era il nostro Renato a cui tutti dobbiamo ringraziare. Ringraziare perché ci ha dato numerosi consigli Sia dal punto di vista giornalistico che umano Dal punto di vista giornalistico ha insegnato alle nuove generazioni l’essere professionale e sempre attento ad accertarsi della notizia riportando la sola verità anche se cruda, come per tutti crudele è stata la notizia della sua scomparsa. Dal punto di vista umano ci ha insegnato a prendere la vita con filosofia Era serio ma proprio per questo alla sua battuta sempre pronta ti sorprendeva sempre Commossi come non mai sono stati i suoi compagni vecchi e nuovi Prima di tutto il suo fratellone Liberato Ferrara poi a seguire Dino Cautiero direttore del sito Persemprenews con cui Renato lavorava da tempo come capo redattore e tutta la redazione di PersempreNapoli, Molto commosso lo storico fotografo del Napoli e del Corriere dello Sport Pietro Mosca, porticese come Renato.  Poi a seguire il mister ed opinionista Sergio Curcio, Max Bonardi, Pasquale de Simone, Pasquale Spera, Luisa Avella, Massimo, i tecnici alla regia di Persemprenews e PersempreNapoli, Luca e Carmine, l’avvocato Marco Bruttapasta. Nunzio Vitolo.  Anche le nuove generazioni di pubblicisti pur conoscendo Renato dai racconti dei più anziani si sono commossi durante l’omelia del parroco come il collaboratore della Voce del Vesuvio it Maurizio Angelo Tortora Ad omaggiare il cronista di razza e l’amico fraterno c’era oltre alla figlia del baronetto di Posillipo e signora, mai più appellativo fu azzeccato, di Canale 21, e nella vita, Titti Improta. C’era Francesco Marolda, memoria storica del Mattino e del Corriere dello Sport accompagnato da Dino Cautiero Era presente il direttore di Canale 21 dottor Ambrosino e il giornalista del Tgr campano Fabrizio Capella C’era anche tutto l’ordine giornalistico con la presenza del presidente Ottavio Lucarelli, ed il vice presidente Mimmo Falco. C’era e non poteva mancare l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistriis amico di lungo corso di Renato ed il consigliere regionale Diego Venanzzoni. Durante l’omelia Il prete ha ricordato che l’importante per chi muore è lasciare un’eredità morale che possa dare coraggio ai figli che da giovani già hanno perso le due colonne della famiglia, la mamma morta il 3 novembre ed il papà morto l’altra notte.  Due ragazzi che hanno vissuto questo dramma familiare con un coraggio ed una dignità unica.  Due ragazzi a cui la vita ha già dato i due più grandi dispiaceri. Il prete ha elogiato le qualità del nostro, perché anche da morto sarà sempre il nostro migliore amico e sarà sempre nei nostri cuori, Renato Una messa semplice come suddetto scritto ma dove erano elevati i valori di moralità e di commozione Alla fine della messa ha preso la parola il figlio minore affermando che se avessimo veramente voluto bene al papà l’unica cosa che bisognava fare era continuare la sua opera ed amare il lavoro come ha sempre fatto Renato. Alla fine del discorso, dopo aver ringraziato coloro che avevano lasciato tuti gli impegni per salutare l’amico fraterno Renato, un toccante: “Buon viaggio papà “che ha aumentato la commozione che aleggiava nella bellissima chiesa meritando il giusto applauso di tutti. Addio Renato, grazie di averci e avermi insegnato i trucchi del mestiere e grazie di averci insegnato a vivere cosa difficile in questo mondo frenetico dove tu eri l’eccezione con la tua filosofia di vita la mosca bianca in un mondo grigio ed avido e grazie di avermi voluto come amico fraterno. La nel regno dei cieli ritroverai i tuoi ed i miei affetti più cari e proteggici da questo mondo pieno d’invidia ed avidità!

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