Brandizzo, un anno fa 5 operai travolti e uccisi sui binari: l’inchiesta non è chiusa

Di Fabrizio Battipaglia  

(ANSA) – TORINO, 29 agosto 2024 – È passato un anno dalla strage di Brandizzo (Torino) dove 5 operai nella notte tra il 30 e il 31 agosto furono travolti e uccisi mentre lavoravano sui binari da un treno diretto al deposito ad una velocità di 160 chilometri all’ora. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Ivrea, è ancora in pieno corso. Gli indagati sono i due superstiti del gruppo di lavoratori: Antonio Massa, allora caposcorta di Rfi, Andrea Gibin Girardin, capocantiere di Sigifer, l’azienda incaricata di effettuare i lavori di manutenzione, e, sempre di Sigifer il direttore generale Franco Sirianni, il direttore tecnico Cristian Geraci, la legale rappresentante Simona Sirianni e il socio Daniele Sirianni. A perdere la vita sui binari sono stati Kevin Laganà, 22 anni, la vittima più giovane, Michael Zanera, Giuseppe Sorvillo, Giuseppe Aversa e Giuseppe Saverio Lombardo.

Per il primo anniversario della tragedia in programma una serie di iniziative: il 30 agosto la commemorazione ufficiale, con inizio alle 9.30 alla lapide nella piazza della stazione, seguita da un convegno con la deputata Chiara Gribaudo, presidente della commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro della Camera e i sindacati di categoria. Poi verrà inaugurata la mostra fotografica ‘Morire sui binari’, aperta al pubblico dal 2 al 13 settembre nell’atrio del Palazzo comunale.
Nella serata del 30 agosto dopo la messa nella chiesa di San Giacomo Apostolo partirà la fiaccolata diretta alla stazione.
Il 31 agosto alla stazione di Brandizzo è in programma invece la manifestazione organizzata da una serie di sigle sindacali, tra cui Cobas, Usb e Cub, e associazioni di lavoratori, “in memoria – si legge nella locandina – di 5 compagni di lavoro e colleghi uccisi da un sistema di appalti che disprezza la vita umana”.
Segue un’altra iniziativa promossa dall’associazione Sicurezza e Lavoro, dal Comune di Brandizzo e dai sindacati FeneaUil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Gli amici e i parenti di Kevin Laganà organizzano, l’8 settembre, una giornata di sport e incontri nel circolo ‘Ferrante’ di Vercelli. Nel programma un torneo per bambini calciatori. Tutti avranno la maglia con l’immagine del giovane operaio morto a Brandizzo e la scritta “Kevin vive in ognuno di noi”. Ogni giorno il padre, Massimo Laganà, dopo avere finito il turno di lavoro, si reca sulla tomba del figlio: “Non ci arrenderemo mai per avere giustizia”, ripete. (Ansa)

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