Ancelotti e la celebre frase su Meret,il friulano è arrivato al Napoli a 21 anni

Di Angelo Tortora 

 

Forse, in fondo, aveva ragione Ancelotti, con quella semplicità di pensiero e racconto con cui elogiò Alex Meret al suo arrivo, estate 2018, ricordando che «il mio portiere ideale è il portiere che para». Il Corriere dello Sport ricorda la frase del tecnico, ora al Real Madrid, per analizzare il momento del portiere azzurro.

“Sei anni, uno scudetto e mille teorie dopo, si torna sempre a riflettere al centro della porta: il ruolo è cambiato, oggi bisogna saper far tutto anche tra i pali, ma quando un pallone vaga in area, o sembra diretto in rete, non c’è progresso che tenga. Servono le mani, l’istinto, servono le parate che Meret sta esibendo fiero con uno stile tutto suo che premia l’efficacia. Le prodezze contro il Cagliari sono appena le ultime di una lunga serie dall’inizio della stagione. Dalla gara col Modena in Coppa Italia, era il 10 agosto, Meret sta facendo il fenomeno, para tutto e ricorda ai critici, a chi ancora nutre dubbi, che non si arriva al Napoli a 21 anni e non si vince uno scudetto da protagonisti per caso”. 

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