Il ricordo di Giancarlo Siani a 39 anni dall’omicidio

Di Fabrizio Battipaglia  

Oggi ricorre il 39° anniversario dalla morte di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. La celebrazione si terrà presso le Rampe Siani, proprio lì dove i sicari uccisero a colpi d’arma da fuoco il giornalista de Il Mattino. Le autorità cittadine hanno deposto una corona di fiori. Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni studenti dell’IIS Siani Napoli che hanno esposto uno striscione raffigurante la Mehari di Giancarlo e la scritta ‘Non muore mai chi si batte per la verità’. “Ricordare le vittime è la nostra riposta non violenta alla violenza della mafia, guai se ci fermassimo nel ricordare, la daremmo vinta a loro”. Sono le parole pronunciate oggi da Paolo Siani, fratello di Giancarlo. “Penso – ha aggiunto – che se iniziassimo a raccontare la mafia dalla parte delle vittime, i ragazzi capirebbero molto di più quanto fa schifo e quanto sia inutile seguire quei modelli sbagliati, modelli di quelli che sembrano invincibili e forti eroi ma che invece sono solo assassini”. Oltre ai familiari di Giancarlo, presenti alla cerimonia anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il prefetto, Michele di Bari, il questore di Napoli, Maurizio Agricola, la vice presidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, l’europarlamentare Sandro Ruotolo, la presidente della V Municipalità, Clementina Cozzolino, e il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. (RaiNews)

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