Napoli sei “cazzuto” come il tuo allenatore:all’Allianz bianconeri e azzurri si dividono la posta in uno dei classici della Serie A

Di Angelo Tortora 

 

Il genio inizia le grandi opere, ma solo il lavoro le porta a termine,se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto. Ci vogliono giornate brutte per rendersi conto di quanto siano belle le altre,perché se cammini da solo, andrai più veloce,se cammini accompagnato andrai più lontano.

All’Allianz Stadium per la quinta giornata di Serie A va in scena un superclassico del calcio italiano quel Juventus-Napoli che evoca tantissimi ricordi nella storia. Primo pareggio per il Napoli,terzo pareggio di fila a reti inviolate per Madama(non accadeva dai tempi del Trap),con i piemontesi che hanno delle difficoltà enormi nel segnare e si ripetono dopo Roma ed Empoli. Si conteranno solo due conclusioni verso lo specchio della porta,una per parte,risultato giusto ma se sarebbe stato un incontro di boxe ai punti avrebbe vinto il Napoli che ha creato qualcosa in più. Conte coprendo il campo e lasciando il possesso ci ha provato di più oltre che ha una panchina più lunga di quella bianconera, McTominay un po’ trequartista di disturbo su Locatelli e un po’ mezzala a ringhiare su McKennie si dimostra un calciatore totale recitando la parte da leone ,lo scozzese dimostra anche ai bianconeri la sua abilita’ nei contrasti,nel recupero palla , il re degli inserimenti alla Marekiaro Hamsik,uno che in prospettiva ti può assicurare anche i 10 gol ,7in Premier League e 3 in Europa con i red devils lo scorso anno,è il cosiddetto jolly perfetto perché può fare sia il mediano,trequartista e addirittura ha fatto il difensore centrale con la Scozia con cui ha all’attivo più di 50 presenze,vietato nelle ultime ore della vigilia la trasferta ai residenti in Campania.

Al 5′ è Politano ad effettuare un traversone morbido che attraversa tutta l’area di rigore senza che nessuno si faccia trovare pronto all’appuntamento,al 10′ Yildiz va al cross per McKennie ma lo statunitense di un niente non arriva sulla sfera, eppoi sempre il ragazzo con la dieci sulle spalle inventa per Vlahovic ma quest’ultimo non risponde presente alla pericolosità creata. Al 26′ Yildiz sempre nel vivo del gioco e con la sua classica giocata a rientrare la mette per Koopmeiners che prolunga ma Olivera riesce a cavarsela liberando l’area con l’ausilio di Buongiorno,tre minuti dopo è il monumentale Scott McTominay che riceve la palla a centrocampo partendo spedito e al limite dell’area sferra un destro potente che costringe Di Gregorio a una bella parata,poco dopo viene ammonito McKennie. Al 36′ finisce il match di Meret costretto ad uscire per un problema muscolare ed entra al suo posto Caprile,al 46′ Politano su punizione per poco non sorprende il numero uno bianconero, che con un riflesso felino devia in calcio d’angolo e si conclude la prima frazione,da segnale un super primo tempo di McTominay. Nella ripresa Thiago Motta lancia subito nella mischia Weah al posto di Vlahovic,al 55′ brivido per la Juventus, azione personale del numero 21 azzurro che sfila a Yildiz sulla sinistra, punta Bremer e calcia col sinistro ma la palla finisce di poco alta,un minuto dopo ancora il Napoli al 56′ con un traversone basso di Di Lorenzo per l’onnipresente Politano che per pochissimo non riesce a indirizzarla verso la porta dell’ex portiere del Monza. Al 57′ protesta dello “Stadium” verso Doveri per via di Caprile che prende con le mani un retropassaggio di Olivera ma il direttore di gara non fischia la punizione in seconda,al 70′ break di Cambiaso che pennella in area per Koopmeiners ma l’olandese col destro sbaglia completamente il tiro mancando il bersaglio e due minuti dopo Antonio Conte ne cambia tre:Simeone, David Neres e Folorunsho per Lukaku, Politano e Kvaratskhelia. Al 79′ Yildiz sfugge a Neres e calcia col destro ma la palla finisce abbondantemente a lato,secondo cambio per i bianconeri: entra Khephren Thuram per McKennie mentre l’ex Ct replica con Gilmour al posto di Lobotka,all’89’ un ingenuo Folorunsho regala palla a Weah dopo un retropassaggio sbagliato ma lo statunitense in area viene murato da un impeccabile Buongiorno. L’ultimo brivido lo mette al 94′ David Neres che scappa in fuga sulla destra e cerca il Cholito Simeone in mezzo ma viene chiuso da Bremer che evita il peggio e termina così la supersfida dell’Allianz Stadium.

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