Manovra, Mattarella firma il testo: 144 articoli al vaglio dell’esame della Camera

Di Fabrizio Battipaglia  

(RaiNews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato Il testo della manovra di bilancio 2025.

Il testo è stato depositato alla Camera e contiene 144 articoli che comprendono: le misure fiscali, come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa.

Con la manovra 2025, il taglio del cuneo coinvolgerà 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto ai 13 milioni già interessati dalla misura attualmente in vigore. A confermarlo è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Rispetto alla norma in vigore, quest’anno per i redditi fino a 35mila euro arriviamo – ha spiegato Giorgetti – ai redditi fino a 40mila”.

Il titolare di via XX Settembre ha inoltre annunciato una misura nuova: “Il benefit fiscale fino a cinquemila euro per rimborsare le spese dei lavoratori che le aziende trasferiscono”.

I punti principali

La norma sulle banche e quella sugli stipendi dei manager della Pubblica amministrazione. La legge di bilancio, dal valore di circa 30 miliardi lordi, è stata impostata dal governo per aiutare i redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per dare uno stimolo contro l’inverno demografico. Per farlo, la legge di Bilancio rende strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e la riduzione a 3 aliquote Irpef. Solo questi due provvedimenti costano 15 miliardi.

Tra le novità un bonus da 1.000 euro per ogni nuova nascita, a beneficio dei genitori con un Isee entro 40mila euro, l’esclusione dell’assegno unico dal computo Isee, l’ampliamento da due a tre mesi del congedo parentale retribuito all’80%.

LE PENSIONI MINIME CRESCONO DI 3 EURO NEL 2025

Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo, ci sarà un incremento del 2,2% e dell’1,3% nel 2026. Quest’anno scadeva l’aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio 2024. Le pensioni minime arriveranno quindi a 617,9 euro dai 614,77 attuali perché la base di calcolo è quella precedente all’aumento del 2,7% dato l’anno scorso, maggiorata con il recupero dell’inflazione pari all’1%.

TRE ALIQUOTE IRPEF

L’imposta viene determinata applicando al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili, tre aliquote per scaglioni di reddito:

• fino a 28mila euro si applica quella del 23%;

• oltre 28mila euro e fino a 50mila euro, l’aliquota è del 35%;

• oltre 50mila euro si applica quella del 43%.

BONUS NASCITE CON ISEE FINO A 40 MILA EURO

“Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno”, con la manovra arriva per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 un “bonus nuove nascite” una tantum da 1.000 euro. La condizione è che il nucleo familiare abbia un Isee inferiore a 40mila euro annui. Il costo è di 330 milioni nel 2025 e 360 milioni nel 2026.

SPESE SANITARIE E MUTUI

Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla manovra. “Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese – si legge nel testo – le spese sanitarie detraibili” così come “sono esclusi” gli oneri “sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024”. Inoltre “a fini del presente articolo, il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”.

TETTO AI COMPENSI

I compensi corrisposti agli organi amministrativi di vertice degli enti e degli organismi che rientrano nell’elenco Istat individuati con Dpcm, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro giugno 2025, nonché degli enti, organismi e fondazioni che ricevono, “anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma”, contributi a carico della finanza pubblica, “non possono superare il limite dell’importo annuo corrispondente al 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al primo presidente della Corte di cassazione”. Il testo specifica che la norma vale per le nomine a partire dal 1° gennaio 2025.

POSSIBILITÀ DI ANDARE IN PENSIONE A 70 ANNI NELLE PA, SE NECESSARIO PER TUTORAGGIO O AFFIANCAMENTO DEI NEOASSUNTI

Le amministrazioni pubbliche, “anche per lo svolgimento di attività di tutoraggio e di affiancamento ai neoassunti e per esigenze funzionali non diversamente assolvibili”, possono trattenere in servizio, previa disponibilità dell’interessato, nei limiti del dieci per cento delle facoltà assunzionali, il personale dipendente, con esclusione del personale delle magistrature e degli avvocati e procuratori dello Stato, di cui ritengono necessario continuare ad avvalersi. Il personale non può permanere in servizio oltre il compimento del 70esimo anno di età.

FONDI DI 150 MILIONI DI EURO PER LE UNIVERSITÀ PER IL POST PNRR

Viene poi istituto un fondo presso il Ministero dell’Università con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, che sostiene le attività dei centri nazionali e dei partenariati estesi, nonché le iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale del Piano Nazionale Complementare (PNC), così da consentirne il consolidamento nel tempo e la sostenibilità economico finanziaria al termine del periodo di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

LIMITE ALLA SPESA PER IL PERSONALE RAI, TAGLI DAL 2026

Per ridurre “gli oneri di esercizio”, la Rai nel 2025 non potrà aumentare le spese per il personale e per gli incarichi di consulenza, che non potranno superare il livello del 2023. Nel 2026, l’azienda di servizio pubblico radiotelevisivo dovrà ridurre la spesa per personale e consulenza di almeno il 2% rispetto alla media delle spese sostenute nel triennio ‘21-’23. Per l’anno 2027, la riduzione della spesa sale al 4%.

LOTTO E SUPERENALOTTO

Dal 2025 nella giornata del venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto. Lo si legge nella manovra di Bilancio. Se tale estrazione aggiuntiva ricorre in un giorno di festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale sarà posticipata al primo giorno feriale successivo ovvero, in casi eccezionali, è anticipata al primo giorno feriale antecedente, con provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle dogane, garantendo la  continuità progressiva dei concorsi. Il Fondo per le emergenze nazionali è incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

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