Chiesa di Sant’Angela Merici

Chiesa di Sant’Angela Merici


Nome: Chiesa di Sant’Angela Merici
Titolo: Già chiesa di Sant’Afra, già a sua volta chiesa di San Faustino ad Sanguinem
Indirizzo: Via Francesco Crispi – Brescia
Reliquie di: Sant’ Angela Merici

La Chiesa di Sant’Angela Merici a Brescia, situata in via Francesco Crispi, è un luogo di culto di grande rilevanza storica e spirituale. Le sue origini risalgono ai primi secoli del Cristianesimo, quando l’area ospitava il cimitero di San Latino, uno dei primi cimiteri cristiani della città, dove furono sepolti numerosi martiri, tra cui i santi Faustino e Giovita.

Nel IV secolo, su questo sito, venne edificata la basilica di San Faustino ad Sanguinem, in memoria del martirio dei santi Faustino e Giovita. Nel corso dei secoli, la chiesa subì diverse ricostruzioni e ampliamenti. Nel XIII secolo, assunse la struttura di una basilica romanica a tre navate e fu dedicata a Sant’Afra. Tra il 1580 e il 1603, l’architetto bresciano Pier Maria Bagnadore realizzò un significativo intervento di ricostruzione, conferendo all’edificio le armoniose linee rinascimentali che ancora oggi possiamo ammirare.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 2 marzo 1945. Negli anni successivi, tra il 1950 e il 1957, fu ricostruita fedelmente secondo il progetto originale del Bagnadore. In questa occasione, la chiesa venne dedicata a Sant’Angela Merici, fondatrice della Compagnia di Sant’Orsola, le cui spoglie sono custodite al suo interno.

L’urna di Sant’Angela, collocata in una cappella laterale della chiesa, è realizzata in vetro trasparente, permettendo ai visitatori di osservare il corpo della santa. La teca è adornata con decorazioni sobrie ed eleganti, rispettando la sacralità del luogo e della reliquia. L’illuminazione soffusa e l’ambiente raccolto della cappella contribuiscono a creare un’atmosfera di preghiera e riflessione per i fedeli che si recano a rendere omaggio a Sant’Angela Merici.

All’interno della chiesa, si possono ammirare opere d’arte di grande valore, tra cui la “Trasfigurazione” di Jacopo Tintoretto sull’altare maggiore, il “Battesimo di Sant’Afra” di Francesco Bassano il Giovane e un polittico attribuito a Paolo Caylina il Giovane. Nonostante le distruzioni belliche, molte di queste opere furono salvate grazie a tempestive operazioni di messa in sicurezza.

Annesso alla chiesa, si trova un convento che ospita il Centro Mericiano, istituito nel 1984 con l’obiettivo di ricercare e conservare il patrimonio documentale e culturale legato a Sant’Angela Merici. Il complesso conventuale si articola intorno a tre preziosi chiostri, risalenti rispettivamente al Trecento, Quattrocento e Cinquecento, sopravvissuti ai bombardamenti della guerra.

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