L’ANALISI DI TUTTOSPORT: “NAPOLI, CAMPANELLO D’ALLARME! UNA COSA HA FATTO LA DIFFERENZA”

Di Angelo Tortora

 

“Una frenata che deve rappresentare un campanello d’allarme per il Napoli se si focalizza l’attenzione sul piglio con cui le due squadre hanno affrontato il match: l’Inter lo ha vissuto come una finale (non poteva essere altrimenti, partendo da -11 sulla rivale), mentre la squadra di Spalletti – nonostante i proclami dell’allenatore alla vigilia strategici per tenere alta l’attenzione – non sembrava avere lo stesso spirito in corpo che, per esempio, ha portato nel finale Dumfries a placcare un avversario in mezzo al campo come si vede spesso nei campetti amatoriali e raramente sul palcoscenico della Scala del Calcio (ma stavolta i loggionisti si sono spellati le mani per applaudire l’olandese)”.

E’ questa l’analisi di Inter-Napoli fatta dall’edizione odierna di Tuttosport: “Poi, se sul tiro di Raspadori al 90’ Onana non fosse riuscito a deviare la palla con un guizzo di puro istinto – a Napoli la definirebbero una parata “alla Garella” – staremmo qui a raccontare un’altra storia ma, siccome le partite vanno analizzate in tutta la loro interezza non vanno dimenticate in sede di giudizio le quattro palle gol create dall’Inter nel primo tempo, due delle quali (con Dimarco e Darmian) addirittura monumentali. Agli atti, oltre a quelle occasionissime, restano pure l’intervento di Meret su Dimarco in sospetto fuorigioco (in caso di gol, sarebbe toccato al Var dirimere la questione) e soprattutto il terra aria di poco fuori di Lukaku”:

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