Verso Sassuolo-Lazio, Sarri: “Dobbiamo migliorare nei dettagli”

Di Fabrizio Battipaglia 

Alla vigilia di Sassuolo-Lazio il tecnico dei biancocelesti Maurizio Sarri è intervento in conferenza stampa rilasciando a Lazio Style Channel le seguenti dichiarazioni:

Tornare a vincere. E’ l’imperativo categorico di una Lazio che ha iniziato in maniera molto deludente il 2023, con un solo punto in due partite (con Lecce ed Empoli). Serve una svolta immediata, la formazione di Sarri la cerca domani a Reggio Emilia contro un Sassuolo che non attraversa un buon momento. “Ma non troveremo una squadra in crisi – avverte Sarri -. Il Sassuolo in casa ha avuto un ottimo rendimento. E’ fuori casa che sta andando male. Non so perché accada questo visto che il fattore ambientale incide poco al Mapei, però è così e per noi non sarà una partita facile. Dionisi è un buon allenatore, ha fatto molto bene ad Empoli e anche l’anno scorso al Sassuolo. E’ uno dei giovani tecnici più interessanti insieme con Palladino”. Ma a preoccupare il tecnico biancoceleste più che il Sassuolo è la sua squadra. “Ci siamo allenati molto bene in questa settimana, ma abbiamo perso un po’ di entusiasmo dopo i risultati con Lecce ed Empoli. Per ritrovarlo dobbiamo fare risultato. Certo, è difficile spiegare certi blackout vedendo come il gruppo si allena in settimana”. Il problema, come evidenziato dal tecnico, è quello di una cilindrata mentale che non è ancora all’altezza della situazione. “I dati fisici – precisa l’allenatore – dicono che negli ultimi 20 minuti abbiamo la stessa intensità dei primi 20. I cali nel finale non sono quindi figli di una stanchezza fisica, ma di una stanchezza mentale”. E anche di una mancanza di cattiveria, come sottolineato da Romagnoli qualche giorno fa. “Ma le due cose sono collegate – osserva Sarri -. Se vai in passività mentale fai fatica ad essere aggressivo e cattivo, è una conseguenza. Certo, per caratteristiche noi non siamo una squadra particolarmente cattiva. Più che cattiveria in senso generale, dobbiamo avere una gestione più cattiva di certi momenti della partita. Penso, per esempio, ai minuti finali di Lazio-Empoli. Una volta che l’arbitro ha dato il recupero non si doveva più giocare”.

Sarri non vede l’ora di ripartire, anche per non perdere ulteriore terreno da quella zona Champions che è l’obiettivo del club. “Ma questa storia un po’ mi fa infuriare. Negli ultimi dieci anni la Lazio è andata una sola volta in Champions, per il resto ha oscillato tra i 5° e l’8° posto. Noi siamo quinti e sembra che sia un dramma. Serve un miracolo per arrivare tra le prime quattro, questo però non vuol dire che non ci proveremo, anche perché non siamo così lontani”. Magari migliorando in alcuni dettagli. “La squadra – ancora Sarri – è arrivata a un punto che, quando è attivata, gioca un buon calcio, è corta e compatta. Però poi non si possono pareggiare partite come quella con l’Empoli o quella con la Sampdoria a inizio campionato. Dobbiamo crescere in questi dettagli”. E migliorare anche il rendimento difensivo perché ultimamente la Lazio è tornata a subire parecchi gol. “Quando ne prendevamo pochi (5 reti incassate nelle prime 11 giornate, ndr) sapevo che non sarebbe durata a lungo perché gli indici di protezione dell’area non erano altissimi. Nelle ultime partite abbiamo preso parecchi gol, è vero, ma gli stessi indici di protezione dell’area sono migliorati, quindi sono sicuro che presto torneremo ad essere meno vulnerabili”.

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