Verso Atalanta-Juventus, Allegri: “Sentenza? Quella definitiva ci sarà fra due mesi. Noi dobbiamo fare il nostro dovere”
Di Fabrizio Battipaglia
Alla vigilia della sfida con l’Atalanta, Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa soffermandosi sul momento delicato vissuto dal club bianconero in seguito alla penalizzazione di 15 punti per il caso plusvalenze.
Ecco le parole riferite ai giornalisti dal tecnico bianconero:
Cosa si sente di dire ai tifosi?
“Domani è una partita importante. Bisogna compattarsi e continuare a lavorare con il profilo basso e noi come staff e giocatori dobbiamo pensare solamente al campo”.
Cosa cambia per voi in campionato?
“Non cambia nulla, perchè domani è una partita difficile e dobbiamo fare dei punti. Dobbiamo vincere per poter agganciare il settimo posto. domani dobbiamo vincere e l’Atalanta è in un ottimo momento di forma. Poi giochiamo in casa e dobbiamo affrontare la partita nel migliore dei modi. Da tutte queste situazioni bisogna lavorare e fare il meglio possibile”.
Cosa dirà alla squadra?
“Non bisogna ripartire, queste vicende giudiziarie riguardano la società e ci sarà il ricorso come hanno già comunicato gli avvocati. Vista la classifica, che è un dato di fatto, abbiamo 22 punti e dobbiamo cercare di vincere domani per girare a 25 punti. Poi dovremo affrontare nel migliore dei modi il girone di ritorno per scalare le posizioni”.
Questo può aiutarvi a dimostrare sul campo quanto vale questa squadra?
“Alla Juve non si gioca mai con leggerezza, qui si gioca con la pressione di dover vincere. Noi dobbiamo lavorare nel migliore dei modi. Settimana prossima avremo a disposizione Pogba e Vlahovic. Domani tornerà Cuadrado. Prima della sentenza di ieri la Juventus aveva 37 punti con tutte le possibilità di giocarsi un posto in Champions e magari il campionato. Dobbiamo fare il nostro dovere perché la sentenza definitiva ci sarà fra due mesi e non dobbiamo farci trovare fra due mesi con dei rimpianti per non aver fatto quello che dovevamo fare. Dobbiamo ricompattarci ancora di più anche con i tifosi e domani sera dovrà essere una serata speciale. Poi ci siamo passati anche due mesi fa col ribaltone del CdA. Questo è un grosso imprevisto e da queste situazione solitamente si esce rafforzati, bisogna vincere le partite sul campo. Cerchiamo di arrivare adesso al settimo posto e poi vediamo”.
Ha parlato con Ferrero? Come sta Rabiot?
“Rabiot ieri ha fatto del lavoro differenziato, ma dovrebbe essere a posto. Stamattina ho parlato con Scanavino, oggi alle 14:30, parleranno alla squadra il presidente Ferrero insieme all’amministratore delegato e poi non ci resterà che fare allenamento e preparare la partita contro l’Atalanta”.
Che sentimenti sta provando?
“È un dato di fatto, momentaneo, ma è un dato di fatto. Tutte le situazioni che capitano ho capito che possono diventare delle opportunità. E questa è un’opportunità per fare una stagione al massimo e poi si vedrà come andrà. La squadra sa benissimo cosa deve fare e per noi non è cambiato nulla. Questa è un’opportunità per dare il massimo. Non sappiamo dove saremo il 5 giugno, ma c’è l’Europa League e la Coppa Italia più 60 punti a disposizione in campionato”.
Cosa dirà alla squadra?
“Non sono uno che ama molto parlare. La squadra sa cosa bisogna fare per noi non è cambiato nulla. Il primo obiettivo è arrivare a 25 punti poi vediamo per il girone di ritorno”.
Questa penalizzazione può cambiare anche le sue prospettive future?
“Io sono l’allenatore della Juventus e rimarrò allenatore dalla Juventus a meno che non mi mandino via. Nel momento di difficoltà bisogna essere uomini e fare bene. Nei momenti di difficoltà è più stimolante e deve riguardare tutti. Quando ci sono i momenti positivi sono tutti bravi. Siamo a 12 punti dal quarto posto per noi domani è uno scontro diretto e cerchiamo di fare bene”.
Lei si aspettava questa penalizzazione?
“Io non sono in grado di dire qual è la gravità della situazione. Bisogna accettare le decisioni di ieri e la società ha già fatto un comunicato. Noi dobbiamo pensare solo a lavorare e affrontare questa sfida partendo da questi 22 punti e pensare di fare il massimo. I ragazzi sono convinto che proveranno a fare qualcosa di straordinario”.
Sente maggiori responsabilità?
“Ognuno ha le responsabilità del proprio ruolo. Sono molto dispiaciuto per Agnelli, Cherubini, Nedved, Arrivabene e Garimberti. Oltre all’aspetto professionale c’è anche quello umano che va al di là di questo”.