È stata una riunione piuttosto lunga ma anche positiva, hanno sottolineato fonti di governo. Alla fine è passata la linea sostenuta dal titolare dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, soprattutto a difesa del comparto agricolo colpito dalla siccità, ha spinto per un percorso condiviso per il commissariamento. Sono state quindi superate le riserve di Salvini su questa soluzione, e si è raggiunta una mediazione sulla durata del commissariamento e nel “perimetro molto circostanziato di competenze”, hanno spiegato ancora le fonti. Resta da capire se sarà una figura politica o tecnica. La cabina di regia ha deciso di procedere su due livelli di intervento. Uno immediato, con un decreto (in fase di definizione e potrebbe approdare la settimana prossima in Cdm), per misure che impattino subito da qui all’estate. Uno sul medio-lungo periodo, per individuare un percorso che affronti in modo più strutturale i problemi inevasi negli ultimi anni.
La premier Giorgia Meloni, nella replica alle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, è tornata sul tema siccità spiegando che il governo ha “ereditato una questione complessa“. “Stiamo lavorando a una cabina di regia – ha spiegato – per un piano nazionale di intesa con le regioni, utilizzando nuove tecnologie, avviando una campagna di sensibilizzazione. Il governo sta lavorando a un provvedimento normativo con semplificazioni e deroghe per accelerare lavori essenziali. Intendiamo lavorare anche all’individuazione di un commissario straordinario che abbia poteri esecutivi rispetto a quanto definito dalla cabina di regia”. Una riunione tecnica in mattinata al Mit aveva individuato alcune priorità: pulitura degli invasi e necessità di investimenti per garantire la manutenzione e la realizzazione delle dighe.